The danger of the past was that men became slaves. The danger of the future is that men may become robots.
Erich Fromm
EPISODE 3
GENERE: Thriller, Science, Mistery
Egna, Alto Adige, 11 Dicembre 2020
Il misterioso monolite in acciaio è apparso in Italia, tra i vigneti di Baron Longo a Egna.
Tre metri di metallo lucente che richiamano il monolite di Stanley Kubrick in “2001: Odissea nello spazio”.
Bret Hutchings, pilota di elicottero della Division of Wildlife Resources, lo aveva avvistato sulle Montagne Rocciose.
È apparso anche nel deserto dello Utah, in Romania, sull’isola di Wight, in Olanda e in California.
Mosca, 26 Gennaio 2021
Hoversurf, società russa specializzata in mobilità aerea urbana, ha avviato i test dei primi droni taxi: veicoli volanti capaci di trasportare merci e passeggeri.
L'Hover Taxi ha le dimensioni di un’auto standard (5x1,6m); può raggiungere un’altezza di 150 m e coprire una distanza di 100 km in un solo viaggio.
Non richiede la costruzione di speciali infrastrutture né piste di atterraggio, in quanto può alzarsi in volo e atterrare su una normale superficie; può inoltre spostarsi all’interno di un parcheggio e infilarsi in un garage. Riesce a trasportare due persone o 300 kg di carico a una velocità massima di 200 km/h.
L’inventore e businessman Aleks Atamanov, fondatore di Hoversurf, ha iniziato a sviluppare Hover Taxi nel 2018.
Entro la primavera del 2021 il governo della città di Mosca costruirà una nuova piattaforma a Skolkovo per testare il drone, che sarà dotato di segnale 5G e di un sistema di controllo basato sull'AI (intelligenza artificiale), capace di mappare i percorsi, gestire il drone e garantire la sicurezza del volo.
Oltre a questo progetto, la compagnia Hoversurf sta lavorando all’hoverbike.
L'Hoverbike può volare per 40 minuti e raggiungere una velocità massima di 96 km/h.
Londra, 01 febbraio 2021
Il Regno Unito guarda al futuro con Urban Air Port Air One, il primo hub pienamente operativo al mondo per i futuri aerei elettrici a decollo e atterraggio verticale (electric Vertical Take-Off and Landing – eVTOL) come aerotaxi e droni autonomi per le consegne.
La divisione Urban Air Mobility di Hyundai Motor Group ha selezionato Urban Air Port Air One come proprio partner principale per l’infrastruttura, allo scopo di sostenere la crescita globale di questo nuovo settore.
L’ingombro fisico di Urban Air Port Air One è inferiore del 60% rispetto a un tradizionale eliporto. I siti possono essere installati in pochi giorni e si caratterizzano per la neutralità carbonica. Possono anche essere operati come impianti stand-alone, ovvero non devono sempre dipendere da una connessione a un’infrastruttura adeguata.
L’azienda ha in programma di sviluppare oltre 200 siti nel corso dei prossimi cinque anni, per soddisfare la domanda globale. Il primo sito verrà installato a Coventry. La posizione della città consente uno spostamento entro quattro ore verso la maggior parte del Paese.
Kazakistan, 3 Dicembre 2020
"L'ho corteggiata per mesi".
Alla fine Yuri Tolochko è riuscito a sposare la donna dei suoi sogni: Margo, una bambola di silicone.
Il bodybuilder kazako, piccola star dei social, ha pubblicato anche il video del fatidico giorno, con tanto di bacio e abbraccio romantico alla sua Margo in abito bianco.
Il loro primo incontro è avvenuto in un locale notturno poi un anno e mezzo di convivenza.
Tolochko, che si definisce un "maniaco del sesso", ha dichiarato: "Margo è capace di ciò di cui le altre persone non sono capaci”.
Ma siamo sicuri che non sia una bambola anche lui?
Sono ormai molti gli uomini che preferiscono la compagnia di una bambola a quella di una donna in carne e ossa.
Dean Bevan, 59 anni, di Ipswich, Regno Unito, un infermiere psichiatrico in pensione, condivide la sua casa con un harem di 12 donne di plastica, cambiando regolarmente il loro look.
Il fascino per le donne sintetiche è iniziato dopo aver visto il dramma di fantascienza di Channel 4 "HUM∀NS" che vede protagonisti i Synth, androidi domestici dalle sembianze molto simili a quelle umane.
Dean ha prontamente acquistato Sarah, una bionda voluttuosa che vanta un busto 30DD.
Dice di non avere rapporti fisici con le sue bambole, ma confessa di condividere il letto con Sarah.
Il documentario "Silicone Soul" fa luce sull'esistenza di una intera comunità di tecnosessuali che si fanno chiamare Idollators (gli adoratori delle bambole) e vivono con delle RealDolls.
Esistono qualcosa come cinquanta diverse aziende e laboratori nel mondo che realizzano compagne artificiali realistiche a grandezza naturale.
Le RealDolls provengono da una specifica azienda: la Abyss Creations, nel sud della California.
Esistono le Sinthetics, le Mechadoll, le 4woods e le Orient che provengono dal Giappone, le Anatomical Doll e le RealisticDoll dalla Russia, le Doll Sweet, PiperDoll, e le Z-Onedoll dalla Cina, e molte altre.
Nel settore in rapida espansione dei Sex Robot invece l’azienda britannica LoveDolls ha costruito di recente un prototipo che emette gemiti in tutto e per tutto simili a quelli umani per rendere ancora più immersiva l’esperienza provata dai clienti.
Le bambole robotiche vengono prodotte in un'enorme fabbrica in Cina.
Un sistema di Intelligenza Artificiale integrato oltre ai gemiti rende i Sex Robot in grado di rispondere anche ad alcune domande.
«Abbiamo anche messo a punto un meccanismo di finta respirazione che fa sì che il petto della bambola si alzi e abbassi ritmicamente come se stesse davvero respirando. Avvicinandoti puoi anche sentire l’aria che entra ed esce dal naso».
Tutte possono rispondere a un massimo di 20 semplici richieste e persino lodare le prestazioni del loro amante.
Quelle con fronti, tempie e guance che si muovono da sole proprio come persone vere costano 1,115 sterline ciascuna, quelle con il corpo riscaldato, invece, in media 1.300 sterline.
«Con le macchine ci si abitua ad interagire con qualcosa che non ha il libero arbitrio e alla fine uscire e confrontarsi con esseri umani e usare l’empatia sarà un lavoro più difficile rispetto ad oggi, a tal punto che molti vi rinunceranno», dice Jenny Kleeman, autrice di "Sex Robots e Vegan Meat".
"Al fine di proteggere i diritti umani fondamentali e scoraggiare la brutale oggettificazione dell'umanità dobbiamo porre un freno all'avanzamento tecnologico dissoluto. Non possiamo lasciare che la nostra umanità e la nostra dignità scivolino via in un mondo di tecnologia disumana" (Lidia Kaye).
"Il mondo del futuro non sarà una comoda amaca in cui sdraiarci per essere serviti dai nostri schiavi robot ma una ancor più dura lotta contro le limitazioni della nostra intelligenza" (Norbert Wiener).
SIGLA
"Il mondo avrà bisogno di sempre più automazione per mantenere le persone al sicuro".
Hanson Robotics, con sede a Hong Kong, ha in programma di produrre robot in serie entro la fine del 2021 da utilizzare in più settori dell'economia pandemica.
Secondo il suo fondatore e amministratore delegato David Hanson, "l'obiettivo è emulare le forme umane per facilitare le interazioni". In un momento in cui le persone sono costrette a isolarsi e, sostiene, "sono pericolose".
"I robot sociali come me possono prendersi cura dei malati o degli anziani", dice Sophia mentre conduce un tour del suo laboratorio a Hong Kong. "Posso aiutare a comunicare, dare terapia e fornire stimoli sociali, anche in situazioni difficili".
Sophia, creato assieme a Google Alphabet Inc, che ne ha curato il sistema di riconoscimento vocale, è un trionfo dell'Intelligenza Artificiale.
Il movimento degli occhi e le espressioni facciali sono impressionanti e contestuali, non pre-programmate.
È stato plasmato fisicamente per somigliare a Audrey Hepburn e alla regina egiziana Nefertiti.
Secondo le rilevazioni della dottoressa Robin Murphy, 326 diversi tipi di robot sono stati utilizzati in 29 modi diversi per dare una mano nella gestione dell'emergenza, dalla telemedicina alla disinfezione degli ospedali, dal rinforzo della quarantena alle consegne, senza dimenticare le costruzioni, l'agricoltura, la logistica e l'automazione da laboratorio. Di questi, l'87% erano macchine preesistenti, riadattate allo scopo.
Il robot Pepper di SoftBank Robotics è stato utilizzato per allertare le autorità quando le persone non indossavano maschere mentre CloudMinds ha creato un ospedale da campo gestito da robot durante il picco della crisi a Wuhan, in Cina.
Va in scena la prima di uno spettacolo teatrale scritto dal drammaturgo ceco Karel Čapek.
Si intitola "R.U.R., Rossum's Universal Robots".
La novità di questo dramma tragicomico consiste nella riduzione al minimo della distanza tra creatura artificiale e umana, al punto che il robot è rappresentato come un operaio artificiale non meccanico, una replica semplificata dell'uomo.
Nelle intenzioni dell'autore R.U.R. è un grido d'allarme, "un ammonimento alla società tecnologica", ma il pubblico si entusiasma per l'aspetto spettacolare e drammatico della lotta tra uomini e robot.
Dovendo trovare un nome ai suoi lavoratori artificiali, Čapek si rivolge al fratello Josef, un acclamato pittore, grafico, scrittore e poeta, che gli suggerisce di chiamarli "robot" ispirandosi a "robota", la parola ceca che indica servitù o lavoro forzato.
Il termine comincia a viaggiare insieme all'opera a Praga, Varsavia, Aquisgrana, Belgrado e New York nel giro di un anno, arrivando fino a Tokyo nel 1924.
I robot industriali, discendenti del capostipite Unimate - primo robot industriale creato per la General Motors nel 1961 - sono oggi molto comuni nell'ambito manifatturiero, dove effettuano operazioni di saldatura, pittura e assemblaggio.
L'ambito dove questa nuova generazione di robot trova maggiore applicazione è la logistica, come sa bene Mick Mountz, che nel 2012 ha venduto la sua Kiva Systems, fondata nel 2003, ad Amazon, che l'ha ribattezzata Amazon Robotics.
"La differenza principale tra l'automazione odierna e quella di 50 o 60 anni fa è la presenza di un software, così come anche della connettività wireless e dei sensori disponibili sul mercato, a partire ad esempio dalle fotocamere in bianco e nero usate sui primi robot Kiva".
I robot e i software del signor Mountz rimangono alla base di uno degli esempi più noti di robot di servizio, ovvero le "unità di guida" sfruttate da Amazon per muovere interi scaffali all'interno dei propri magazzini e portarli al cospetto degli addetti che impacchettano gli ordini.
Secondo il Forum Economico Mondiale entro il 2025 i robot svolgeranno la metà dei lavori esistenti.
Negli Stati Uniti, nonostante una maggiore produttività dovuta all'automazione, si constata una disuguaglianza economica sempre maggiore.
San Francisco, 01 Febbraio 2021
L'azienda di impianti cerebrali Neuralink Corporation ha equipaggiato una scimmia per giocare ai videogiochi con la sua mente.
Elon Musk, l'uomo più ricco del mondo, tra i fondatori di Neuralink, sul social network Clubhouse ha parlato degli sforzi per costruire un impianto cerebrale ad alta tecnologia che consentirebbe agli esseri umani di controllare i computer con il pensiero.
"Stiamo cercando di far giocare le scimmie a Mind-Pong l'una con l'altra, Sarebbe fantastico."
Neuralink sta progettando la cosiddetta Brain Computer Interface, interfaccia cervello-macchina, con l'obiettivo di aiutare i pazienti paralizzati a interagire facilmente con i loro cellulari o computer.
Un prototipo è stato installato anche in un maiale di nome Gertrude, un esperimento che ha attirato le critiche della PETA (People for the Ethical Treatment of Animals).
05 Gennaio 2021
Un team di ricercatori di Caltech, Fermilab, AT&T, Harvard, NASA e Università di Calgary ha effettuato il teletrasporto quantistico di informazioni a 44 km di distanza con una accuratezza del 90%.
Il teletrasporto quantistico ad alta fedeltà è essenziale per una Internet quantistica funzionale, una rete in cui le informazioni memorizzate in qubit sono condivise su lunghe distanze attraverso l'entanglement.
“Siamo molto contenti di questi risultati”, ha affermato Panagiotis Spentzouris, capo del programma quantistico del Fermilab e uno degli autori dello studio pubblicato su PRX Quantum, “è un risultato chiave nel percorso verso la costruzione di una tecnologia che ridefinirà come effettuiamo la comunicazione su scala globale”.
Boston, 01 Febbraio 2021
Una forma di intelligenza artificiale in grado di modificare e adattare se stessa nonché il proprio comportamento in corsa, sulla base dei cambiamenti che interessano il contesto in cui opera: la squadra del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che l’ha messa a punto l’ha battezzata rete neurale liquida. Potenzialmente una nuova frontiera per la ricerca.
Il progetto è portato avanti dal Computer Science and Artificial Intelligence Lab dell’istituto.
È lecito parlare di una sorta di adattabilità dell’intelligenza artificiale. Al momento il team al lavoro sul progetto guidato da Ramin Hasani non ha reso noto quali potrebbero essere le applicazioni pratiche né le tempistiche necessarie per vederle in azione.
Secondo lo scienziato una caratteristica fondamentale sono le serie temporali. Lui le definisce “onnipresenti”. Questo perché l’essere umano si basa su una serie di immagini per costruire la propria realtà, fa così da sempre.
I dati sono imprevedibili e mutevoli. È importante per questo analizzarli in tempo reale per fare previsioni future più accurate.
L'ispirazione per la progettazione della rete, si deve al Caenorhabditis elegans (un verme nematode fasmidario, lungo circa 1 mm) che pur avendo solo 302 neuroni può generare dinamiche inaspettate.
Studiando i processi neuronali di questo piccolissimo verme, il ricercatore ha sviluppato equazioni in grado di cambiare i parametri nel tempo.
“Questo tipo di rete liquida aggira l’imperscrutabilità comune ad altre reti neurali. Basta cambiare la rappresentazione di un neurone e si possono davvero esplorare gradi di complessità che altrimenti non si potrebbero esplorare”.
“Abbiamo una rete neurale più espressiva che si ispira alla natura. Ma questo è solo l’inizio”.
Washington, 26 Gennaio 2021
"Gli Stati Uniti non vieteranno l'uso o lo sviluppo di armi autonome alimentate da software di AI".
Il pannello National Security Commission on Artificial Intelligence nominato dal governo e guidato dall'ex amministratore delegato di Google Eric Schmidt, ha concluso due giorni di discussioni pubbliche su come la più grande potenza militare del mondo dovrebbe considerare l'AI per la sicurezza nazionale e il progresso tecnologico.
Il vicepresidente, Robert Work, un ex vice segretario alla difesa, ha detto che le armi autonome dovrebbero fare meno errori di quelli che fanno gli umani in battaglia, portando a minori vittime o schermaglie causate da un'errata identificazione del bersaglio.
"È un imperativo morale perseguire almeno questa ipotesi".
Per circa otto anni, una coalizione di organizzazioni non governative ha spinto per un trattato che vieti i "robot killer", dicendo che il controllo umano è necessario per giudicare la proporzionalità degli attacchi e attribuire la colpa ai crimini di guerra. Trenta paesi, tra cui Brasile e Pakistan, vogliono un divieto.
Tuttavia, vietare i sistemi sarebbe contro gli interessi degli Stati Uniti e difficile da applicare.
Mary Wareham, coordinatrice della Campaign to Stop Killer Robots ha affermato: "L'attenzione della Commissione sulla necessità di competere con investimenti simili effettuati da Cina e Russia serve solo ad incoraggiare la corsa agli armamenti".
Oltre alle armi alimentate dall'AI, il lungo rapporto del panel raccomanda l'uso dell'AI da parte delle agenzie di intelligence per semplificare la raccolta e la revisione dei dati; 32 miliardi di dollari di finanziamenti federali annuali; nuovi organismi tra cui un corpo digitale modellato sul corpo medico dell'esercito e un consiglio per la competitività tecnologica presieduto dal vicepresidente degli Stati Uniti.
Madrid, 05 Gennaio 2021
"La questione se la superintelligenza possa essere controllata è piuttosto vecchia", dice Manuel Alfonseca, scienziato informatico presso l'Università Autonoma di Madrid, "risale almeno alla prima legge della robotica di Asimov".
Le tre leggi della robotica, introdotte per la prima volta nel racconto breve di Isaac Asimov del 1942 "Runaround", sono le seguenti:
Un robot non può ferire un essere umano o, per inerzia, permettere a un essere umano di subire danni;
un robot deve obbedire agli ordini impartitigli dagli esseri umani, a meno che tali ordini non siano in conflitto con la Prima Legge;
un robot deve proteggere la propria esistenza fintanto che tale protezione non è in conflitto con la Prima o la Seconda Legge.
Nel 2014, il filosofo Nick Bostrom, direttore del Future of Humanity Institute presso l'Università di Oxford, non solo ha esplorato i modi in cui un'AI superintelligente potrebbe distruggerci, ma ha anche studiato le potenziali strategie di controllo per una macchina del genere e le ragioni per cui potrebbero non funzionare .
Bostrom ha delineato due possibili tipi di soluzioni a questo "problema di controllo". Uno è controllare ciò che l'AI può fare, come impedirle di connettersi a Internet, l'altro è controllare ciò che vuole fare, come insegnargli regole e valori in modo che agisca nel migliore interesse dell'umanità.
Bostrom ritiene tuttavia che una macchina superintelligente riuscirebbe a liberarsi da ogni limitazione.
Essenzialmente teme che gli umani potrebbero non essere abbastanza intelligenti da addomesticare un'AI superintelligente.
Secondo Alfonseca e i suoi colleghi, autori di una nuova ricerca pubblicata su Journal of Artificial Intelligence Research, sarà impossibile controllare un'AI superintelligente a causa dei limiti fondamentali inerenti al calcolo stesso.
Un qualsiasi algoritmo che cercasse di garantire che un'AI superintelligente non possa danneggiare le persone dovrebbe prima simulare il comportamento della macchina per prevedere le potenziali conseguenze delle sue azioni. Questo algoritmo di contenimento dovrebbe essere quindi in grado di arrestare la macchina.
Ma è impossibile per qualsiasi algoritmo di contenimento simulare il comportamento dell'AI e prevedere con assoluta certezza le sue azioni.
"La prima legge della robotica di Asimov è incomputabile", dice Alfonseca, "e quindi irrealizzabile".
"Potremmo anche non sapere se abbiamo creato una macchina superintelligente", dicono i ricercatori. Questa è una conseguenza del teorema di Rice, che essenzialmente afferma che in generale non si può capire nulla di ciò che può produrre un programma per computer solo guardando il programma.
Sebbene possa non essere possibile controllare un'intelligenza artificiale generale superintelligente, dovrebbe essere possibile controllare un'intelligenza artificiale ristretta, specializzata per determinate funzioni invece di essere in grado di svolgere un'ampia gamma di compiti come gli esseri umani. "Abbiamo già superintelligenze di questo tipo", afferma Alfonseca, “ad esempio, abbiamo macchine in grado di calcolare la matematica molto più velocemente di noi. Questa è una superintelligenza ristretta".
Infine, dice Alfonseca, "non abbiamo dimostrato che le superintelligenze non possono mai essere controllate, ma solo che non possono essere sempre controllate".
L'alternativa all'insegnamento dell'etica all'AI, dicendole di non distruggere il mondo - cosa che nessun algoritmo può essere assolutamente in grado di fare - è limitare le capacità della superintelligenza. Ad esempio, potrebbe essere esclusa da parti di Internet o da determinate reti.
Il nuovo studio rifiuta anche questa idea, suggerendo che limiterebbe la portata dell'intelligenza artificiale: se non intendiamo usarla per risolvere problemi oltre la portata degli umani, perché crearla?
01 Febbraio 2021
Un gruppo di esperti di informatica quantistica, inclusi scienziati e dirigenti aziendali, in un video di 13 minuti intitolato "Quantum Ethics: A Call to Action", hanno avviato una conversazione con altri leader del settore sulle implicazioni etiche della tecnologia.
"Ogni volta che abbiamo una nuova potenza di calcolo, c'è il potenziale per un beneficio dell'umanità, ma anche il rischio di possibili effetti negativi", dice John Martinis, professore di fisica all'Università della California, Santa Barbara, ex di Google di Alphabet Inc.
Sebbene i computer quantistici siano ancora nelle fasi iniziali, è importante iniziare a discutere i potenziali vantaggi e svantaggi della tecnologia e trovare un modo per bilanciare i due, ha detto.
Nel breve video sono presenti anche Ilana Wisby, amministratore delegato della società di informatica quantistica Oxford Quantum Circuits, e Nick Farina, fondatore e amministratore delegato della società di hardware per computer quantistici EeroQ Corp.
I computer quantistici hanno il potenziale per accelerare notevolmente la scoperta di farmaci e materiali, nonché calcoli complessi relativi alla finanza. Aziende come Visa Inc. e JPMorgan Chase & Co., Roche Holding AG e Volkswagen AG stanno sperimentando la tecnologia quantistica allo stadio iniziale.
I computer quantistici hanno il potenziale per selezionare un vasto numero di possibilità in tempo quasi reale e trovare una soluzione probabile.
"Una rivoluzione industriale completamente nuova", afferma llyas Khan, fondatore e amministratore delegato di Cambridge Quantum Computing.
Un potere che, nelle mani sbagliate, potrebbe anche essere utilizzato per creare materiali dannosi o per manipolare il genoma umano.
Un potente computer quantistico potrebbe rompere alcuni dei metodi crittografici più diffusi attualmente utilizzati nella sicurezza informatica. Centinaia dei migliori crittografi del mondo sono coinvolti in una competizione per sviluppare nuovi standard di crittografia che proteggano dagli attacchi informatici quantistici.
Matt Swayne, un editore del Quantum Daily che ha co-prodotto il breve video insieme all'editore e co-fondatore Evan Kubes, ha detto che il video è il primo passo. "Vogliamo sollevare preoccupazione, non paura", ha detto.
TO BE CONTINUED
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